“Cambiamo questa falsa sanatoria che non dà dignità e possibilità a tutti i lavoratori di respirare”. È questo l’appello del movimento dei migranti e dei rifugiati di Caserta che terrà un presidio venerdì prossimo, 26 giugno, a piazza Ruggiero
La richiesta di regolarizzazione dei rapporti di lavoro per tutti è a sostegno della battaglia che sta portando avanti Aboubakar Soumahoro. Il sindacalista dell’Usb, attivista italo-ivoriano, aveva annunciato lo scorso 16 giugno lo sciopero della fame. Il suo intento è chiaro: estendere a tutti i settori lavorativi la sanatoria in modo da combattere camorra e sfruttamento. Infatti, come chiarisce anche un post su Facebook del Centro Sociale Ex Canapificio Caserta, il provvedimento così come strutturato rischia di apportare ulteriori danni a una situazione già precaria. Nel Decreto Rilancio e nel Decreto Interministeriale del 29 maggio è disciplinata la procedura per regolarizzare alcune categorie di stranieri irregolari. Non sono purtroppo tutti contemplati e i numeri odierni delle richieste (appena 23mila) sono nettamente inferiori a quelli ipotizzati in principio dal Ministero dell’Interno (circa 200mila).
I can’t breathe. In seguito all’uccisione di George Floyd, brutalmente soffocato da un poliziotto americano, la
coscienza solidale internazionale verso chi è bistrattato si è risvegliata. “Non posso respirare” è l’urlo di chi è senza diritti. Sta riecheggiando in tutte le piazze del mondo. Questo è il momento per combattere con forza ogni tipologia di discriminazione. In Italia in particolare si rende necessario un radicale cambiamento della condizione dei lavoratori stranieri.
L’appuntamento è quindi a Caserta, a piazza Ruggiero, venerdì alle 15:30 per il presidio organizzato da Caserta Solidale. Hanno aderito diverse associazioni tra cui Caserta Città Viva, Comitato Villa Giaquinto, Lab. sociale Millepiani, Nero e non solo!Onlus, Centro sociale ex Canapificio, Arci Caserta, Unione degli studenti Caserta, Caritas Caserta.
Stay Human.