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Agente blocca per il collo giovane cubano, gli amici: “Atto di razzismo” – VIDEO

Agente prende per il collo ragazzo cubano

Denis Jasel Guerra Romero, ragazzo cubano di 21 anni viene fermato con una presa al collo da un agente di polizia, gli amici del giovane filmano tutto e denunciano sui social

Le immagini arrivano da Vicenza, dove poco dopo le 18 di lunedì a Piazza Castello la polizia interviene per sedare una rissa tra due italiani. Ad assistere alla scena c’è un gruppo di amici tra cui Denis Jasel Guerra Romero, giovane 21enne, incensurato, di origini cubane.

Quando arrivano gli agenti il ragazzo è seduto su un muretto poco distante ed è completamente estraneo alla vicenda della rissa per la quale era stata chiamata la volante della polizia, sta infatti ridendo tranquillamente con i suoi amici quando un poliziotto si gira verso di lui e gli chiede prima cosa avesse da ridere, poi di mostrare i documenti strattonandolo per un braccio, a quel punto uno degli amici del ragazzo inizia a riprendere con il suo cellulare e nel video si vede il cubano che cerca di allontanarsi dal poliziotto quando viene buttato a terra con una presa al collo che più che un fermo di polizia ricorda una mossa di wrestling. Nel mentre si sentono gli amici gridare: “lascialo stare, lo strozzi” .

Secondo i racconti nei video condivisi, l’agente avrebbe anche poi cercato di tirare fuori la sua pistola quando ha visto che alcuni ragazzi stavano tentando di intervenire per aiutare il loro amico.
Il giovane Denis ormai molto spaventato, cerca di scappare con la sua bicicletta appena riuscito a rialzarsi da terra, ma è subito raggiunto da un’altra volante della polizia e successivamente arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’agente coinvolto si è poi recato in ospedale per alcune escoriazioni guaribili in tre giorni.

Il video del ragazzo cubano preso per il collo dal poliziotto:

Le immagini riprese dai cellulari hanno fatto il giro dei social diventando subito virali, sono state pubblicate su Instagram dagli amici di Denis, che hanno chiesto di condividerle il più possibile per denunciare l’atto di razzismo, infatti secondo i ragazzi presenti, l’esagerata e improvvisa reazione violenta del poliziotto sarebbe stata più che altro motivata dal colore della pelle di Denis e non tanto, come poi dichiarerà l’agente, dal rifiuto iniziale del giovane a mostrare i documenti. La scena ha subito fatto venire in mente a molti, le più tristemente famose immagini di Minneapolis e della morte di George Floyd.

Il questore di Vicenza Antonino Messineo nel frattempo ha commentato dichiarando che nell’episodio “non c’è stato nessun tipo di razzismo”. Ha però poi confermato che ci sarà un approfondimento sulla vicenda, poiché dopo aver visto le immagini, ha dovuto ammettere che effettivamente, la presa del poliziotto non era assolutamente consona alle previste procedure operative alle quali la polizia dovrebbe attenersi. Anche l’immediato arresto del giovane, e successivo processo per direttissima, con l’accusa di resistenza e violenza, è stato oggetto di discussione in quanto sembrerebbe esagerato e punitivo, considerando che il ragazzo cubano, nelle immagini si vede semplicemente indietreggiare e poi, una volta atterrato, cercare di liberarsi dalla presa.

Il video sta facendo discutere e dividere l’opinione pubblica anche dei politici, alcuni candidati al consiglio regionale de “Il Veneto che Vogliamo” hanno scritto: “Un atto di violenza da parte della polizia, che ha coinvolto un giovane vicentino in una delle vie centrali di Vicenza, appare ingiustificato e va chiarito. I video che girano sui social narrano di un controllo dei documenti a dei ragazzi, poi trasformatosi in una presa al collo: atto che sembra irragionevole e oltre il limite dell’uso legale della forza da parte delle forze di polizia. Chiediamo al questore e al prefetto di accertare i fatti e le responsabilità, chiarire l’accaduto pubblicamente e sanzionare i responsabili di eventuali violazioni dei regolamenti. La sicurezza e il rispetto delle persone, soprattutto se minorenni, non hanno colore, a Vicenza come in tutto il paese. Non vogliamo credere che questo tipo di trattamento dipenda dal colore della pelle”.

E ovviamente non sono mancate repliche polemiche, non è tardata ad arrivare neanche quella di Matteo Salvini che su Facebook non perde mai occasione di interpretare a modo suo episodi di cronaca quando si parla di razzismo, ha condiviso il video e commentato: “Vicenza, deride gli agenti, rifiuta l’identificazione e gli amici filmano. Se un poliziotto ti chiede i documenti o ti impone ‘l’ALT’ in macchina, se non hai nulla da temere tu gli fai vedere i documenti o ti fermi. Punto. Altro che ‘RAZZISMO’, le regole ci sono e vanno rispettate da tutti, bianchi o neri che siano“.

Occorrerà sicuramente fare chiarezza sull’avvenuto. I centri sociali nel frattempo si sono mobilitati per manifestare di fronte al tribunale in occasione del processo, e nelle ultime ore sono stati tanti i messaggi di solidarietà nei confronti di Denis Jasel Guerra Romero che hanno invocato a favore della causa anche il movimento #BlackLivesMatter .

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