Una chiesa senza fiori, fatta eccezione per una composizione vicino alla bara con fiori di carciofo, limoni, peperoncino e mirto. Così ha voluto Michela Murgia, scomparsa il 10 agosto all’età di 51 anni a causa di un carcinoma renale al quarto stadio.
Si sono appena conclusi nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma, la Chiesa degli artisti, i funerali per darle l’ultimo saluto, tra lacrime ed applausi. Una accorata folla ha accolto il feretro a Piazza del Popolo. Presenti Elly Schlein, Roberto Saviano, Francesca Pascale con Paola Turci. Non poteva mancare la sua famiglia queer.
“Michela è nel viaggio verso il Padre, non verso il nulla. Michela ha fatto tante battaglie, vi invito ad accogliere la testimonianza di fede che ha avuto nella prova, nella sofferenza dura che ha vissuto. Michela non ha mai avuto timore di testimoniare la sua fede“.
Queste le parole del sacerdote don Walter Insero, cappellano presso la Rai e professore associato alla Pontificia università gregoriana, che ha celebrato le funzioni anche in occasione della scomparsa di personaggi dello spettacolo del calibro di Fabrizio Frizzi, Maurizio Costanzo, Gina Lollobrigida, Gigi Proietti.
Costanza Marongiu, madre di Michela Murgia, in preda a dolore e sgomento, ha riferito alla stampa che la figlia per mesi le abbia nascosto le reali condizioni di salute dicendole che stava migliorando.
“Me ne sto andando – così Michela ha riferito giovedì in una telefonata al fratello Cristiano – di’ alla mamma di stare tranquilla e non piangere”.
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Il testamento di Michela Murgia

Il 15 luglio 2023 Michela Murgia aveva sposato in articulo mortis Lorenzo Terenzi, attore, regista, musicista e scrittore.
“Lo abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo”.
L’avv. Cathy La Torre – Avvocathy sui social – ha raccontato la ferma volontà di Michela di tutelare la sua famiglia queer, una battaglia giuridica e politica urgente e fondamentale. La casa andrà ai figli dell’anima: Riccardo Turrisi, Raphael Luis, Francesco Leone e Alessandro Giammei. Quest’ultimo riceverà anche gli ultimi scritti di Michela, mentre Patrizia Renzi avrà il patrimonio di gioielli e bigiotteria. Infine tutto il suo armadio andrà a Chiara Tagliaferri, che lo distribuirà a suo piacimento.
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La redazione di Futura News – Passionate Journalism si stringe al dolore della famiglia di Michela, con la certezza che il suo più grande lascito sia un solco permanente per proseguire le sue battaglie politiche.
Foto in evidenza da Instagram @michimurgiaÂ