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75 anni fa la prima bomba atomica: l’anniversario di Hiroshima

Hiroshima

6 Agosto 1945, la catastrofe nucleare su Hiroshima che segna la fine della seconda guerra mondiale

My God what have we done?” -“Mio Dio cosa abbiamo fatto?”, Le parole che Robert Lewis, capitano dell’aereo militare statunitense Enola Gay annotava nel suo taccuino subito dopo il lancio della prima bomba atomica su Hiroshima, alle 8.15 di 75 anni fa.
Il comandante guardando con un binocolo da lontano il bombardamento, e il tristemente noto fungo atomico, si rese conto forse solo in quel momento della gravità e dell’enorme distruzione di proporzioni apocalittiche che quell’ordigno denominato “ Little boy” avrebbe provocato.
Agosto 1945, l’Europa è già liberata ma la seconda guerra mondiale continua sul fronte Pacifico dove continuano a morire migliaia di soldati americani, il Giappone non vuole arrendersi, è un nemico determinato, mentre l’imperatore  ha dalla sua parte l’orgoglio, lo spirito eroico dell’esercito dei kamikaze pronti al sacrificio supremo per la patria, gli Stati Uniti vogliono costringere il Giappone alla resa, vogliono porre fine alla guerra, gridando vendetta per l’attacco a Pearl Harbour. L’areonautica militare statunitense quella mattina del 5 agosto dà ordine ai suoi aerei di sganciare quella prima bomba, e successivamente una seconda, tre giorni dopo, a Nagasaki. Le due esplosioni provocarono più di 140.000 morti, e 210.000 feriti. Il 15 Agosto l’Imperatore Hirohito si arrende e annuncia al suo popolo: “Abbiamo perso la guerra”.
Il bombardamento di Hiroshima non ha segnato solo la fine della seconda guerra mondiale, ha cambiato la storia dell’umanità, ha lasciato il mondo intero pietrificato di fronte allo spettacolo di orrore e devastazione che ne seguì. Il primo ordigno atomico ha segnato anche l’inizio dell’era nucleare e delle armi di distruzione di massa. Gli scienziati che lavorarono alla ricerca sulla bomba all’uranio dichiararono “Abbiamo inventato la morte” e lo stesso Albert Einstein che prese parte al “Progetto Manhattan” (la ricerca sull’energia nucleare voluta dagli Stati Uniti), viene tutt’oggi ricordato come uno dei padri dell’atomica quando in realtà, conoscendone la pericolosità e da pacifista convinto si oppose deliberatamente all’uso del nucleare per fini bellici, commentandolo successivamente con la storica e simbolica frase: “L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi”.

Hiroshima le immagini del bombardamento e le testimonianze dei superstiti:

Dal momento dello scoppio, una luce abbagliante, il fungo atomico e la potente onda d’urto, lo scenario di devastazione che ne seguì fu atroce, una città rasa al suolo, immagini di morti, feriti, la pioggia nera e le conseguenze delle radiazioni che continuarono per anni a flagellare la popolazione.
Resta ancora difficile trovare parole adatte a commentare quelle scene, ma le testimonianze dirette dei sopravvissuti possono sicuramente aiutare a comprendere, per non dimenticare mai quello che la guerra e il delirio umano possono arrivare a provocare:
Un gran numero di sopravvissuti stava scappando in tutte le direzioni. Tenevano le braccia dritte davanti a loro, mentre la pelle bruciata penzolava dalle loro dita. I loro vesti erano tutti stracciati. Alcuni erano praticamente nudi, con la pelle assente e la carne viva a vista.
Tutti scappavano, trascinandosi a piedi nudi, ciondolando. Sembrava una processione di fantasmi.
Hiroshima era completamente avvolta dalle fiamme. Sentivamo un gran caldo e non potevamo respirare. Poco dopo un vortice di fuoco ci investì da sud…Era come un grande tornado di fuoco che occupava tutta la larghezza della strada. Qualsiasi cosa e ovunque il fuoco toccasse si inceneriva… Il vortice di fuoco che copriva tutta la strada si avvicinava… Dopo un attimo cominciò a piovere. Il fuoco e il fumo ci bruciavano la gola… Quando cominciò a piovere la gente aprì la bocca, alzò il viso verso il cielo e tentò di bere la pioggia. La pioggia era nera e cadeva in grandi gocce.
Non importa quante volte cadiamo, noi, sopravvissuti alla bomba atomica, ci rialziamo sempre. E fino al nostro ultimo respiro continueremo tenacemente a lanciare appelli e azioni contro le guerre e per l’abolizione delle armi nucleari. La famiglia umana deve affrontare la pesante eredita’ del ventesimo secolo, fatta di guerre, armi nucleari, terrorismo, riscladamento globale, carestie, profughi, violenze e violazioni dei diritti umani. Se le persone che vivono nel ventunesimo secolo non riusciranno a risolvere questi problemi, il secolo corrente potrebbe essere l’ultimo degli esseri umani sulla Terra.

Anniversario di Hiroshima, la commemorazione delle vittime

Hiroshima memoriale della pace
Hiroshima memoriale della pace (foto dal web)

Anche quest’anno seppure in forma ridotta per numero di partecipanti a causa dell’emergenza sanitaria, si è svolta la cerimonia di commemorazione per le vittime del bombardamento, in presenza dei sopravvissuti e familiari delle vittime, del Primo Ministro Shinzo Abe e del sindaco della città di Hiroshima Kazumi Matsui che nel suo discorso ha esortato ancora una volta il governo Giapponese a firmare il trattato internazionale sul proibizionismo delle armi nucleari.
Alle 8 e 15 si è poi rispettato il tradizionale minuto di silenzio, dopo il rintocco della campana all’interno del Memoriale della Pace, il luogo simbolo di speranza, ricostruito sulle macerie dell’attacco atomico e dove ogni anno si ripropone l‘appello per il disarmo nucleare, e si invoca la fine di tutte le guerre, nel ricordo dei morti di quella tragedia, la cui lapide collettiva recita:
Riposino in pace tutte le anime di coloro che qui giacciono, noi non ripeteremo il medesimo errore
– Ad oggi, dopo 75 anni, il governo americano non ha ancora mai chiesto formalmente scusa per quanto accaduto –

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